Più credito per la tua impresa con la “Sabatini Ter”

Più credito per la tua impresa con la “Sabatini Ter”

26 gennaio 2017

Beni Strumentali, conosciuta anche come “Nuova Sabatini”, è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per tutte le imprese che vogliono rinnovare gli impianti, acquistare nuove attrezzature, investire in hardware, software e tecnologie digitali e ha due principali obiettivi: accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico concede un contributo alle PMI, che copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari, in relazione agli investimenti realizzati. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.

 

Industria 4.0

Al fine di favorire la transizione del sistema produttivo alla manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, la legge di bilancio 2017 ha ammesso ai finanziamenti e ai contributi statali anche gli investimenti aventi come finalità la realizzazione degli investimenti in tecnologie di cui all’articolo 1, comma 55, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Per questi particolari investimenti è concesso il contributo con una maggiorazione del 30% (da 2,75% a 3,575%).

Le PMI beneficiarie del contributo e del finanziamento possono essere assistite dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, fino al massimo previsto dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento.

 

Ammessi alla presentazione

Sono ammesse le imprese che, alla data di presentazione della domanda:

• hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;

• sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;

• non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

• non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;

• non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

 

 

Gli unici esclusi sono i seguenti:

• industria carboniera;

• attività finanziarie e assicurative;

• fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari;

• attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

 

Beni ammessi

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali. I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Sono quindi escluse le voci “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”.

L’investimento è interamente coperto da un finanziamento bancario (o leasing) che può essere assistito fino all’80% dell’importo dal Fondo di garanzia per le Pmi e deve essere:

• di durata non superiore a 5 anni

• di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro

• interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico concede un contributo che consiste in un “rimborso” pari all’abbattimento del 2,75% degli interessi pagati dall’impresa alla banca (o alla società di leasing), applicati al finanziamento ottenuto.

A fronte di un finanziamento di euro 150.000,00 con durata 5 anni l’impresa riceverà un contributo, in 5 quote annuali, di complessivi euro 11.576,05.

Se il tuo investimento rientra nell’ambito dell’Industria 4.0 il contributo potrà essere maggiorato del 30%.

La maggior parte dei beni così acquisiti godrà anche dei vantaggi fiscali del Superammortamento e, nell’ambito dell’industria 4.0, dell’Iperammortamento.

 

Iter domanda

Dopo la presentazione della domanda, tramite appositi moduli disponibili nelle varie banche, l’iter prevede le seguenti fasi:

1. la banca verifica l’esistenza dei requisiti formali e concede il finanziamento

2. l’impresa può acquistare i beni:

• dal giorno successivo all’invio della domanda con posta elettronica certificata (PEC) ad eccezione del settore agricolo per il quale il termine decorre dalla data del Decreto di concessione emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico;

• in ogni caso entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento con la banca (o intermediario finanziario);

3. una volta concluso l’investimento, entro 60 giorni l’impresa deve attestarne il completamento al Ministero dello Sviluppo Economico

4. il Ministero dello Sviluppo Economico eroga in più quote annuali il contributo direttamente all’impresa.

 

 

 

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